Cuba, la "Perla delle Antille", un piccolo paese con una storia complicata. Artisti di tutte le discipline sono stati attratti dalle sue coste. Notoriamente la casa di Ernest Hemingway, che ha scritto il suo romanzo vincitore del Premio Pulitzer Il vecchio e il mare mentre residente all'Avana; Anche Sartre e Simone De Beauvoir sono stati ispirati da questa vivace nazione con tutto il suo idealismo e il suo fervore.
Cuba ha assistito a molti cambiamenti nell'ultimo secolo, nota per la sua rivoluzione e, successivamente, per la sua povertà. Tuttavia la forza vitale cubana prevale in tutte le avversità, ed è ricordata soprattutto come un'isola vibrante; caldo, vivido, brioso. Queste fotografie dipingono il ritratto di una nazione risoluta, imprevedibile da un momento all'altro.
1. Alex Almeida – Senza titolo, L'Avana
Anche se gran parte di Alex AlmeidaL'attenzione di Paul si concentra sul suo nativo Brasile, ha anche fotografato ampiamente a Cuba, catturando immagini che raggiungono un sottile equilibrio tra il viscerale e il contemplativo, pulsanti di movimento ed energia ma intrisi di un senso di sensibilità e profondità. Sebbene Cuba sia stata per lungo tempo una delle destinazioni preferite dai fotografi, e i soggetti di Almeida possano apparire in qualche modo stereotipati – auto d'epoca, murales rivoluzionari – la sua sensibilità unica li presenta sotto una luce fresca, esemplificata nella sua straordinaria rappresentazione della sagoma di un uomo in sella a una bicicletta, contro uno schienale carico di motividrop.
2. Enrico Meneses - Fidel Castro nella Sierra Maestra, 1957
Il fotografo spagnolo Enrique Meneses ha avuto il raro privilegio di fotografare la rivoluzione cubana mentre si stava svolgendo nella Sierra Maestra. Abbiamo visto tutti le immagini dei leader rivoluzionari trionfanti che celebrano la loro vittoria tra la folla dell'Avana, ma queste immagini dai campi si vedono molto meno.
In questa foto, un giovane Fidel Castro “il Robin Hood della Sierra”, si prende un momento per leggere le notizie dalla capitale in una pausa dai frequenti scoppi di combattimenti che hanno avuto luogo nella catena montuosa in quel momento. La lussureggiante catena montuosa della Sierra Maestra fungeva da quartier generale permanente per la guerra contro Batista ed era l'ultima base di guerriglia con la sua ricca vegetazione e il fogliame pesante.
3. Andrea Torrei – L'Avana, 2015
Andrea Torrei è un fotografo italiano che attraversa il mondo, realizzando immagini della vita quotidiana meticolosamente inquadrate e cronometrate che possiedono un occhio pittorico per il colore e un'acuta percezione della luce. Raggiungono un delicato equilibrio tra dinamismo e compostezza, onestà e creatività, luce e tono, esemplificato nel suo ritratto di un gruppo di bambini, le cui forme oscure ricordano una troupe di ballerini, forse il ricco patrimonio musicale di Cuba. È un'immagine sorprendente, che offre una nuova prospettiva su una città ben fotografata, perché è stata catturata non sull'iconico Malecón o in mezzo alle strade cariche di turisti, ma in un luogo più fuori dai sentieri battuti.
4. Peter Van Agtmael - Campo 6, Baia di Guantanamo, 2017
Guantanamo Bay è la prigione militare più famosa e di massima sicurezza del mondo, che ospita 40 detenuti accusati di crimini contro gli Stati Uniti. Istituito sotto l'amministrazione di George W. Bush nel 2002, il presidente Obama si è impegnato a chiudere il campo durante il suo mandato, ma non ci è riuscito.
Nel gennaio 2018 il presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo per mantenere il campo aperto a tempo indeterminato. Il campo è stato accusato di utilizzare metodi di tortura per recuperare informazioni dai detenuti ed è ampiamente considerato come una violazione delle leggi sui diritti umani da diverse organizzazioni per i diritti umani. Peter Van Agtmael è stato uno dei pochissimi fotografi autorizzati ad entrare e documentare la prigione. Invece di documentare i prigionieri, la sua attenzione si concentra sull'anonimato e sulla spettralità dell'istituto.
5. Alberto Korda - Ernesto “Che” Guevara, 1960
Nessuna foto è più riconoscibile di questa di Alberto Korda, un fotografo di moda la cui immagine di Ernesto 'Che' Guevara è diventata così prominente come simbolo anticapitalista che si dice sia stata l'immagine più riprodotta nella storia, più del Mona Lisa o Marilyn Monroe con le sue gonne che volano.
Dall'America Latina al Vietnam, al Sud Africa e all'URSS, il volto del Che è diventato un'icona familiare per l'attivismo sociale, disseminando i muri dei dormitori e blasonato su bandiere e cartelli di protesta. Tuttavia, questa immagine ci insegna anche una grande lezione sulla mercificazione e la globalizzazione. La fotografia di Korda non ha più lo stesso potere che aveva a metà del ventesimo secolo. Un tempo simbolo di una società che lotta per l'abolizione definitiva del capitale e della disuguaglianza, il Che di Korda è stato ora convertito nella sua forma di valuta capitalista: un bel soprammobile o un portachiavi, una spilla o un poster o una maglietta turistica.
6. Andreas Bauer - "Tassista". L'Avana
Andreas Bauer's immagineccattivante, che ha guadagnato il terzo premio nel nostro 2021 Street Photography Award, presenta una scena familiare dell'Avana ma va oltre le rappresentazioni cliché della capitale cubana. La scelta dell'inquadratura, accentuata da un punto di vista dal basso, abbinata a una miscela di texture e colori vivaci, rende l'immagine sempre più accattivante ogni momento che passa. Svela dettagli sfumati e potenzialmente illuminanti. L’autista stanco appoggiato alla sua auto, la figura accovacciata che si prende cura della sua motocicletta, e la donna appena distinguibile sulla sinistra appoggiata alla facciata coloniale esposta alle intemperie: tutti appaiono sospesi nel tempo, servendo come una toccante metafora, forse, della nazione come un Totale.
7. Agnese Varda - Benny Moré si esibisce tra i carrelli dei ristoranti, 1963
"Quando sei in un posto, quello che stai facendo non può essere confuso per nessun altro - dovrebbe essere un'indicazione del paese e dell'epoca", - Agnès Varda
Parte di una serie di fotografie scattate durante la realizzazione del film saggio di Varda "Salut Les Cubains" (Hello Cubans) In questo frame vediamo Benny "El Rey" Moré, un amato tenore cubano, fa un'esibizione improvvisata per Varda tra i carretti dei ristoranti.
Incapsula perfettamente l'amore cubano per la musica e la danza che Varda aveva deciso di catturare nel suo film, e la sua energia si spegne ancora oggi. Tla sua immagine funge da reliquia di una nazione fervente e gioiosa. Il motivo per cui ha realizzato il suo film da immagini fisse è stato ispirato dall'artista e regista francese Chris Marker, ma è stato anche per evitare di trascinarsi dietro apparecchiature da 16 mm e affrontare un cattivo suono.
8. Claudia Cobianchi – “Quinceañera”. L'Avana
La quinceañera, che segna il passaggio di una ragazza all'età adulta nel giorno del suo quindicesimo compleanno, è una tradizione profondamente cara nella cultura latina, spesso segnata da celebrazioni stravaganti. Anche nella Cuba comunista, dove la povertà è diffusa, tali festività rivestono un'importanza culturale significativa, come raffigurato in questa immagine di una giovane ragazza adornata con un vivace abito rosa, che sfila per le strade della capitale in una tipica macchina scoperta.
9. Xavier Roy- Senza titolo. L'Avana, 2002
Uno dei fotografi più dotati della nostra epoca, Saverio Roy cattura immagini profondamente evocative che rivelano la delicata bellezza dell'umanità.
Affascinato da Cuba, il francese ha intrapreso nove viaggi distinti nell'isola, producendo ogni volta immagini che offrono una prospettiva unica. Mentre molti fotografi contemporanei sono attratti dai colori vibranti del paese, Roy sceglie di raffigurarlo nella sua caratteristica tavolozza monocromatica, infondendo nelle sue fotografie un senso di atemporalità che ricorda i tempi passati. Questa straordinaria rappresentazione di un violinista che si esibisce sull'iconico Malecón dell'Avana esemplifica perfettamente l'approccio di Roy: un accattivante omaggio all'essenza distinta e duratura di Cuba.
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10. Edgard de Bono – Il Pugile
Cuba è sinonimo di boxe, e per una buona ragione. Il paese vanta una ricca storia di boxe, che ha acquisito importanza già negli anni '1930 e ha conosciuto un'impennata di popolarità in seguito alla rivoluzione cubana del 1959, quando i programmi di allenamento sportivo sono stati implementati a livello nazionale. Questo sorprendente ritratto in bianco e nero di un pugile realizzato da un fotografo italiano Edgardo de Bono, con la testa chinata in contemplazione, funge da simbolo irresistibile di quello che è stato definito "lo sport più solitario", uno sport che continua a occupare un posto speciale nella cultura cubana.
Articolo aggiornato a marzo 2024
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