“La fotografia è diventata parte intrinseca della mia filosofia di vita, definendo il modo in cui comprendo e mi avvicino al mondo”. – Eduardo Ortiz
Eduardo Ortiz è un fotografo di origine cilena le cui immagini vibranti racchiudono l'essenza delle strade di tutto il mondo.
La sua passione per la fotografia nasce durante un periodo di solitudine. Lottando con la malinconia, ha scoperto conforto in questo mezzo, che gli ha fornito una ragione convincente per, come afferma eloquentemente, "uscire dalla sua zona di comfort ed esplorare il mondo che lo circonda".
Fin dall'inizio, è stato attratto street photography, trovando ispirazione nel lavoro 'illuminante' di maestri come Ernst Haas, Henri Cartier-Bresson, e Fan ho, e si innamorò rapidamente del senso di libertà che gli offriva.
La passione per i viaggi costituisce la pietra angolare della sua pratica artistica. Conducendo uno stile di vita nomade, attraversa il mondo con la sua fidata fotocamera Fujifilm X-Pro2 al seguito (che è sopravvissuta anche a un tuffo nel fiume Gange!), catturando momenti di vita quotidiana per le strade.
“Sono sempre stato qualcuno che non riesce a stare nello stesso posto per troppo tempo; Mi annoio facilmente. Il mio stile di vita nomade si adatta perfettamente a quella parte della mia personalità e non sono particolarmente legato a nessun luogo o famiglia, il che mi rende più facile spostarmi”.
Ortiz è perennemente attratto dalle città, che si tratti dei mercati di Cochabamba, dei vicoli di Istanbul o delle strade caleidoscopiche di Calcutta - una città che in particolare occupa un posto speciale nel suo cuore - dove la vivacità della vita fornisce infinita ispirazione per i suoi visione creativa.
“Calcutta è un street photography Paradiso. Le strade brulicano di vita e ogni sguardo rivela una storia in attesa di essere raccontata. I colori vibranti, i mercati affollati e le persone di buon cuore hanno lasciato un segno indelebile nel mio lavoro”.
Le immagini di Ortiz catturano perfettamente questo dinamismo. Il suo tempismo, l'inquadratura e l'occhio attento per il colore sono impeccabili, dando vita a composizioni accattivanti che trasmettono magnificamente l'essenza di ogni scena.
Possiede il raro dono di saper 'discernere' i fotogrammi ovunque, una percettività innata a cui forse alludeva Henri Cartier-Bresson quando coniò il termine 'momento decisivo'.
Le sue immagini sono multistrato, innegabilmente accattivanti a prima vista, ma rivelano ancora di più a un esame più attento: dettagli sottili e narrazioni si svolgono nell'ombra, spesso sfuggendo all'attenzione a prima vista.
Dopo aver scoperto il lavoro di Ortiz, sono rimasto colpito dalla sua inclusione della profonda citazione del grande Ernst Haas sul suo sito web: "Non mi interessa girare cose nuove, mi interessa vedere cose nuove."
In un’era caratterizzata da tempi di attenzione brevi, in cui chiunque può scattare una foto e i vacui contenuti virali regnano sovrani, la sfida per i fotografi è innegabilmente più grande che mai.
Per Ortiz, le parole di Haas servono come un costante promemoria per trascendere l'ovvio e presentare il mondo in modo fresco e accattivante. “È sorprendente come, nonostante sia stata coniata da qualcuno scomparso più di trent’anni fa, la frase risuoni ancora profondamente nel nostro mondo contemporaneo”.
Tutte le immagini © Edoardo Ortiz