Nella sua monografia d'esordio, il fotografo portoghese Henri Prestes costruisce un ritratto intrigante e surreale della sua terra, intriso di mistero, solitudine e malinconia.
Nato in una piccola città vicino al confine con la Spagna, Prestes ha nutrito l'amore per la narrazione fin dalla tenera età, anche se ha iniziato a fotografare solo circa sette anni fa, dopo aver acquistato la sua prima macchina fotografica e essersi subito innamorato del mezzo.
Ispirato alle suggestive immagini del fotografo americano Todd Hido; i tableaux cinematografici di Gregorio Crewdsone Le composizioni pittoriche di Justine Kurland, così come il lavoro del direttore della fotografia Roger Deakins, che definisce un "vero insegnante", crea composizioni profondamente cinematografiche, che lo hanno visto premiato il Gold Cube agli ADC Awards 2021 con la sua Conceptual Series e il Bronze Cube Winner nel 2022 e 2020.
Per molti, Portogallo può evocare coste baciate dal sole, vigneti ondulati e paesi e città pittoresche, ma Prestes dipinge un quadro completamente diverso. Vagando per le città rurali, i villaggi e i paesaggi della sua regione natale durante i mesi più freddi dell'anno, cattura una terra di foreste di pini e pianure spazzate dal vento, avvolta nella nebbia invernale e, a volte, tappezzata di neve, che sembra più una provincia parte degli Stati Uniti e poi dell'Europa meridionale.
Diviso in tre sezioni, – viaggio, notte fonda e terra – Siamo nati prima del vento porta lo spettatore in un incantevole viaggio attraverso questi luoghi agresti, filtrati attraverso la visione distinta ed enigmatica di Prestes.
Punteggiato da figure misteriose (i loro volti invariabilmente nascosti alla vista) fienili fatiscenti, automobili o stalloni oscuri, le immagini sono pervase da un'intensità profondamente cinematografica che stimola l'immaginazione e genera un profondo senso di intrigo. L'uso creativo del colore da parte di Prestes durante la post-elaborazione, aumenta ulteriormente l'atmosfera onirica e, dice, è un tentativo di "aumentare l'emozione" dell'immagine, qualcosa che ottiene enfaticamente.
Il suo è un approccio studiato, frutto di una meticolosa pianificazione e preparazione. Gli piace girare durante il "clima rigido", utilizzando gli elementi per aggiungere profondità e consistenza e accentuare il senso del dramma. Tuttavia, come accade invariabilmente con la fotografia, le sue immagini sono, in parte, il risultato dell'istinto. Quando è sul posto, raramente si ferma in un posto, scattando da una varietà di angolazioni e prospettive diverse per catturare l'inquadratura perfetta.
Sebbene l'opera di debutto di Prestes richiami indubbiamente la sensibilità dell'horror neo-noir (l'atmosfera minacciosa e il senso di presagio) allo stesso tempo, queste sono immaginipparentemente belle che sono sia pervase da un senso di calma che intrise di palpabile malinconia, e che, senza dubbio, provocherà una litania di emozioni sottili e diverse, a seconda della sensibilità distinta di ogni spettatore. È una monografia in lavorazione da diversi anni e che incarna l'approccio unico di Prestes: la sua rara abilità artistica, visione e abilità.
____________________
Tutte le immagini © Henri Prestes, per gentile concessione di Setanta.
Siamo nati prima del vento è pubblicato da Settanta